Ruolo del licopene nel controllo della steatosi epatica

Università degli Studi "Magna Graecia" di Catanzaro

Risultato della ricerca:

La steatosi epatica non alcolica (NAFLD, Non Alcoholic Fatty Liver Disease) è una condizione clinica caratterizzata dall’accumulo di lipidi (trigliceridi) nel fegato maggiore al 5% del peso dell’organo stesso. La NAFDL è considerata come l’epifenomeno della Sindrome Metabolica (SM), condizione clinica caratterizzata da adiposità viscerale, insulino-resistenza, dislipidemia e ipertensione arteriosa.

In Italia la prevalenza della NAFDL è del 20-30% nella popolazione generale e raggiunge il 70-90% nei soggetti obesi con SM e con diabete mellito di tipo 2. La NAFDL è un fattore di rischio indipendente per malattia cardiovascolare e gli studi indicano che progredisce gradualmente in una condizione più grave chiamata steatoepatite non alcolica e, nel 20% dei casi, può ulteriormente progredire fino allo sviluppo della cirrosi epatica.

La nostra attività di ricerca è volta a individuare nuove molecole partendo da prodotti naturali calabresi, per prevenire e/o curare la NAFDL e le complicanze metaboliche ad essa correlate.

Il licopene è un carotenoide naturalmente presente in molti alimenti vegetali, abbondante nei pomodori e gli studi dimostrano che è un potente antiossidante, ha un effetto ipolipemizzante e migliora la sensibilità insulinica. Non viene però sintetizzato dall’organismo, ma è assunto esclusivamente con l’alimentazione. Lo scopo del nostro studio è stato quello di valutare gli effetti del licopene sul contenuto intraepatico di lipidi in una linea cellulare di epatocarcinoma umano, HepG2, poichè diverse evidenze scientifiche mostrano che questa linea cellulare è un buon modello nello studio della steatosi epatica.

Riferimento a finanziamenti precedenti:

Il risultato della ricerca non è stato oggetto di un precedente bando di finanziamento

Innovatività rispetto a soluzioni già esistenti:

L’idea è quella di sviluppare un alimento funzionale innovativo a base di licopene coniugando le competenze nell’ambito della ricerca universitaria con le tecnologie all’avanguardia dell’industria agro-alimentare calabrese, al fine di migliorare il benessere dell’uomo, di prevenire e curare la NAFLD e di ridurre le complicanze ad essa correlate. Il licopene è un carotenoide dei pomodori, il cui contenuto può essere aumentato con una tecnica agronomica chiamata “ripening”.

Attualmente esistono in commercio numerosi alimenti funzionali e nutraceutici, soprattutto per ridurre l’adiposità viscerale, per controllare il peso corporeo e migliorare il profilo ematico, glicemico e lipidico, molti dei quali non sono supportati da studi clinici di efficacia sull’uomo. La presenza di personale di ricerca qualificato universitario garantirebbe al prodotto sviluppato una validità scientifica, testata direttamente sull’uomo, che è ciò che oggi il consumatore richiede. Da questa ricerca potrebbe essere sviluppata una passata di pomodoro naturalmente ricca di licopene di produzione unicamente italiana, a partire da prodizioni biologiche di pomodori, espressione del nostro territorio, quindi sicure. Questa passata ricca di licopene potrebbe essere utilizzata per prevenire e/o curare la NAFLD che è una patologia che riguarda una grande fetta di popolazione.

L’innovatività del prodotto è data dalla coesistenza di molteplici caratteristiche:

  • lo sviluppo di un prodotto non presente sul mercato è brevettabile
  • la sperimentazione clinica sull’uomo del prodotto sviluppato
  • la provenienza regionale o nazionale delle materie prime
  • la sinergia con industrie agroalimentari locali
  • l’impatto su malattie cronico-degenerative con elevata prevalenza.

I vantaggi competitivi rispetto ai prodotti esistenti sono numerosi e sono rappresentati soprattutto l’ha provata efficacia e sicurezza del prodotto dal made in Italy dalla potenziale costituzione di filiere produttive ed alla ecosostenibilità.

Titoli di proprietà intellettuale:

I risultati della ricerca non sono ancora oggetto di titoli di proprietà industriale

Principali applicazioni e mercato di riferimento:

Il risultato di questa ricerca potrebbe portare allo sviluppo di un alimento innovativo classificato come “funzionale” da una produzione biologica calabrese nella prevenzione e/o il trattamento della NAFLD e delle sue complicanze.

Questo nuovo prodotto funzionalizzato determinerà vantaggi per:

  • i pazienti, che potranno curarsi con terapie naturali con riduzione del ricorso ai farmaci per il trattamento della NAFLD e riduzione degli eventi avversi a essi correlati;
  • la ricerca, con possibilità di sperimentare nuovi alimenti funzionali e nutraceutici efficaci e mirati in settori della salute ancora scoperti dalle cure;
  • il servizio sanitario, con riduzione dei costi per la cura delle malattie cronico-degenerative correlate all’obesità;
  • il territorio, con la valorizzazione del patrimonio regionale di piante e altre matrici vegetali;
  • le imprese, con la crescita economica delle aziende che sviluppano e producono il prodotto funzionale.

Il mercato mondiale degli alimenti funzionali e dei nutraceutici, soprattutto di quelli rivolti alla riduzione del rischio di patologie cardio-metaboliche, di certo connesse al sovrappeso e all’obesità, presenta un tasso di crescita annuo superiore del 4% rispetto a quello degli alimenti e delle bevande. Secondo i dati Eurispes 2017 eccetera ne usufruiscono 12 milioni di Italiani (cifra raddoppiata dal 2000 a oggi) e a 100 milioni di persone in tutta Europa.

Esigenze per l’ulteriore sviluppo – Industrializzazione:

Sarebbe opportuno valutare l’effetto della passata di pomodoro funzionalizzata, a breve e a lungo termine, su una popolazione rappresentativa della società attuale, ampia e di tutte le fasce di età, in quanto la NAFLD, le alterazioni del profilo glicemico e lipidico sono condizioni cliniche che possono interessare sia bambini che anziani.

Codice:

0023

Area di Innovazione:

Scienze della Vita – Nutraceutica e cosmesi funzionale