Parliamoci Chiaro

Università degli Studi "Magna Graecia" di Catanzaro

Risultato della ricerca:

Tale ambiziosa ricerca è orientata a chi nella vita di tutti i giorni lavora con soggetti coinvolti in percorsi clinici di logopedia, persone affette da patologie dell’apprendimento DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento). Oggi, grazie a una gamma di servizi formativi potenziati da strumenti e piattaforme ICT pervasive, si riesce a “insegnare a scrivere a leggere correttamente in italiano semplicemente con l’uso degli accenti”, garantendo ai propri utenti maggior chiarezza espositiva e sicurezza in sé stessi solo durante le sedute di logopedia o a scuola con l’insegnante di sostegno.

Il prodotto della ricerca “Parliamoci Chiaro” permette di far acquisire a tutti gli utenti un innovativo metodo di formazione e apprendimento basato su applicazioni mobili e piattaforme virali, ovvero uno strumento associativo di tipo pervasivo. Di fatti il metodo, consentendo al discente di misurarsi costantemente con regole ed esercizi in totale autonomia e in mobilità, assicurerà un monitoraggio continuo del soggetto problematico da parte del logopedista e del docente di sostegno. Tra i potenziali utenti possiamo annoverare logopedisti, docenti di sostegno, afasici, dislessici in età prescolare e scolare, disgrafici, soggetti con problemi di disortografia e discalculia e tutti coloro che sono interessati alla lingua italiana e a una pronuncia corretta ed espressiva.

“Parliamoci chiaro” si avvale anche dell’uso della LIM (Lavagna Interattiva Multimediale). Secondo un’indagine del MIUR, oggi l’83% delle scuole pubbliche usa la LIM, nata per arricchire il percorso didattico degli alunni in toto. Proprio questo strumento sarà il punto di forza per stimolare la partecipazione e l’apprendimento di tutti gli alunni presenti, che dal loro punto di vista vedono la LIM più vicina al loro modo di comunicare e di accedere alle informazioni.

Riferimento a finanziamenti precedenti:

Il progetto è stato sviluppato senza alcun finanziamento

Innovatività rispetto a soluzioni già esistenti:

Il metodo “Parliamoci chiaro”, esclusivo e originale, offre vantaggi e risultati immediati traducendosi, per l’utente finale, a parità di tempo, in una rendita di apprendimento di lungo periodo, grazie ad un originale metodo di tipo associativo (scrivo bene, leggo bene, parlo bene) che mira ad accrescere la sensibilità dell’utente sulla corretta accentazione, articolazione e lettura delle parole, sia prese singolarmente sia all’interno di un discorso improvvisato o di un testo scritto. Il metodo consente al discente di misurarsi in continuo, non solo in pendenza di corso, e di esercitarsi in totale autonomia e in mobilità grazie a tools innovativi e pervasivi, un plus esclusivo rispetto a quanto oggi utilizzato dai principali concorrenti attivi nel mondo della logopedia. “Parliamoci Chiaro” presenta una banca dati unica al mondo in grado di effettuare la memorizzazione spontanea delle parole che quotidianamente ricorrono nel servizio di messaggistica.

Titoli di proprietà intellettuale:

Al momento i risultati della ricerca non sono protetti da titoli di proprietà intellettuale.

Principali applicazioni e mercato di riferimento:

Il prodotto mira a rivoluzionare le modalità di apprendimento della lingua italiana, della corretta pronuncia e espressione lessicale, rendendo le 146 regole da applicare nel parlato e la relativa conoscenza semplici e intuitive. Tale sistema, grazie alla disponibilità e pervasività per il discente di parole con esatta accentazione/sil-la-ba-zio-ne sarà localizzato su devices sempre più a portata di mano.  Al contrario di quanto già presente sul mercato, ogni utente potrà disporre, semplicemente se in possesso di smartphone o accesso al web, di innovative soluzioni per garantire il mantenimento della corretta pronuncia, grazie all’uso costante di servizi di messaggistica, soluzioni audio e testuali che possono a loro stessa volta invogliare e incuriosire altri utenti.

Dalle analisi condotte tra le poche soluzioni e/o strumenti presenti sul mercato, è stato possibile individuare:

  • Dizionario Italiano Multimediale e Multilingue d’Ortografia e Pronunzia della RAI
  • it
  • Corsi di public speaking.

Il sistema ideato promuove in generale l’integrazione scolastica dei ragazzi con problemi di apprendimento, ma anche di altre nazionalità, sposando appieno gli indirizzi dei recenti programmi didattici e di apprendimento ministeriale che puntano sui contenuti nativi in digitale per semplificare e rendere più veloce e sistematico il processo di apprendimento.

Principale mercato di riferimento della nuova soluzione “Parliamoci Chiaro” è quello relativo a strutture pubbliche e/o private preposte all’insegnamento della lingua italiana e DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), oltre a qualsiasi utente che rilevi la necessità di parlare correttamente la lingua italiana svincolandosi completamente dai dialetti. Principali segmenti di mercato al quale ci si rivolge sono:

– logopedisti e attori di processi logopedici (Dislessia e DSA);

– soggetti affetti da disturbi e disagi della comunicazione (Dislessia e DSA);

ma non solo:

– enti e istituzioni sanitarie;

– scuola pubblica, centri per l’impiego;

– agenzie di mediazione culturale (Communication);

– attori, cantanti, doppiatori, presentatori, giornalisti, politici, avvocati, architetti, ingegneri, relatori, studenti (Communication);

– scuole d’arte, istituti di lingua per stranieri e centri di formazione.

In Italia, secondo le fonti MIUR, i disturbi specifici dell’apprendimento interessano il 2,1% degli alunni, con oltre 180 mila casi (dati ufficiali nazionali al 2014/2015). In particolare, diagnosi alla mano, si contano tra scuole statali e non, di ogni ordine e grado, 183.803 ragazzi che manifestano questi disturbi, di cui circa 109 mila sono dislessici, 38 mila disgrafici, 47 mila i ragazzi segnalati per disortografia, 42 mila quelli per discalculia. Inoltre si contano in Italia 800 mila studenti stranieri di cui circa 300 mila sono bambini tra 6 e 12 anni. Gli studi evidenziano come 7 bambini su 100 nella fascia di età descritta presentino disturbi del linguaggio, nella stragrande maggioranza dei casi, scambiati o erroneamente interpretati come difficoltà ad apprendere una nuova lingua senza che sia dato il necessario peso al problema.

Esigenze per l’ulteriore sviluppo – Industrializzazione:

Le esigenze per l’industrializzazione del sistema ideato riguardano lo sviluppo della banca dati della lingua italiana, che prevede circa 1,5 milioni di lemmi, lo sviluppo dell’applicativo da installare su piattaforme informatiche mobili e non, lo sviluppo di tutte le sezioni specificamente pensate per il supporto ai problemi della comunicazione e del linguaggio.

Codice:

0042

Area di Innovazione:

ICT e Terziario innovativo / Scienze della Vita