Calabrian Wood Supply Chain – Tracciabilità, qualità e gestione informatizzata dei prodotti a base di legno
Università Mediterranea di Reggio Calabria
Risultato della ricerca:
L’attività di ricerca condotta è stata incentrata sulla valorizzazione dei prodotti a base legno realizzati in Calabria provenienti dalle principali aree forestali calabresi e di cui le aziende boschive e di trasformazione rappresentano un’importante economia per la regione. I processi di valorizzazione si basano sulla creazione di un sistema di supporto alle decisioni (DSS) attraverso cui sarà possibile “garantire” la stima della qualità del legno e la sua tracciabilità lungo la filiera con metodologie innovative, speditive che garantiscano alle aziende di adottare un piano di approvvigionamento per impieghi in edilizia. Basti ricordare che ad oggi la mobilizzazione delle risorse legnose ritraibili dai boschi è il tema della tracciabilità dei prodotti e del contrasto al fenomeno dello sfruttamento illegale del legno, come previsto dal Regolamento EU – Timber Regulation n. 995/2010.
L’integrazione di tecnologie consolidate con quelle di più recente sviluppo ha aperto nuove prospettive sull’impiego potenziale di tali sistemi per la valorizzazione della filiera foresta-legno. Il settore forestale del Nord Europa ha identificato le tecnologie di tracciabilità a radio-frequenze (RFiD) come potenziali strumenti per identificare i percorsi dei diversi assortimenti legnosi dal luogo di taglio fino alla destinazione finale. Tali tecnologie consentono di ottimizzare la programmazione delle operazioni di filiera e quindi di ridurre i costi e gli sprechi. In questi sistemi, le informazioni qualitative sul prodotto, di varia natura come caratteristiche intrinseche o produttive, possono essere associate ai passaggi di filiera (produttore, trasformatore, trasportatore, rivenditore), rilevati in modo cartaceo o elettronico e veicolati in Internet su piattaforma web per essere accessibili a vario titolo (agli attori della filiera e anche al consumatore finale).
La valorizzazione delle produzioni in legno consentiranno un maggiore loro impiego nel campo dell’edilizia che è ancora oggi in Calabria un tema collaterale rispetto alle opportunità offerte dalla produzione di questo settore: spesso il legno appare come elemento “marginale” destinato alle applicazioni di finitura o utilizzato per specifici componenti del ciclo produttivo. Si vuole in questo modo superare due problematiche che attualmente limitano l’attività delle imprese calabresi che lavorano nel mondo della produzione di lavorati e semilavorati di legno, nonché delle imprese digestione forestale:
- la poca conoscenza delle valide caratteristiche tecnologiche del materiale di base (legno) di origine locale, con la scelta da parte dei costruttori di importare materiale dall’estero, e tutti gli inconvenienti di natura economica legati al trasporto, ecc., che questo comporta;
l’utilizzo di prodotti a base di legno sia per la realizzazione di nuove costruzioni, che per il recupero e rafforzamento degli edifici esistenti, particolarmente importante nelle regioni ad alto rischio sismico del Meridione d’Italia. Infatti, nel meridione il tessuto produttivo è fortemente condizionato da una radicata “cultura del costruire” orientata verso materiali considerati, spesso a torto, più durevoli. In questo contesto, le imprese edili si rivolgono oltre confine per approvvigionarsi di materia prima, così come il progettista e l’utenza finale stentano ancora a superare i preconcetti di provvisorietà e prefabbricazione legati alluso del legno in edilizia.
Riferimento a finanziamenti precedenti:
La Ricerca è stata finanziata tramite MIUR – PON_03PE00024_1 – dal titolo “Laboratorio pubblico-privato per l’applicazione di tecnologie innovative ad elevata sostenibilità ambientale nella filiera foresta-legno-energia, Ambi.Tec.Fil.Legno/ALFORLab”, afferente al Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività 2007-2013 per le Regioni della Convergenza – piano di sviluppo del Cluster Materiali Energia Ambiente (MEA).
Innovatività rispetto a soluzioni già esistenti:
Ad oggi non esiste una corretta politica gestionale delle risorse forestali destinabili all’impiego in edilizia e nel campo dell’impiego strutturale del legno e dei suoi derivati raccolti e prodotti in Calabria. In regione tale settore produttivo impiega circa 2.500 aziende suddivise tra imprese boschive e aziende di lavorazione del legno. Ma nonostante la presenza di un elevato numero di aziende di trasformazione, distribuite in maniera quasi omogenea sul territorio calabrese, in regione, la filiera foresta-legno si ferma prevalentemente solo alla prima trasformazione in quanto i prodotti legnosi subiscono le successive trasformazioni in centri di lavorazione specializzati (mobilifici, ecc.) siti fuori Calabria e così facendo, buona parte del valore economico del prodotto si disperde fuori dall’area di produzione a beneficio di aziende non calabresi.
Manca nella formazione culturale, sia dei progettisti che delle imprese, la consapevolezza del ruolo a tutto campo che i prodotti a base legno possono giocare nell’intero sistema del ciclo edilizio: consapevolezza che, ad esempio, segna in modo pervasivo e concreto, l’ambiente dell’edilizia, in Austria, in America e in Trentino. Emerge quindi l’esigenza di rilanciare l’intero comparto legno in Calabria, riconoscendone l’importanza e valorizzandone particolarmente le produzioni locali attraverso l’impiego in edilizia in virtù dell’enorme mercato che il legname da opera calabrese riveste al di fuori della propria regione.
L’idea propone di consolidare le produzioni per uso strutturale/edile attraverso un sistema di qualità certificato da parametri di normativa e da sistemi di tracciabilità affidata ad attività informatizzate (blockchain). Il programma operativo regionale può rappresentare l’occasione chiave per accompagnare i singoli segmenti della filiera produttiva ad implementare nuovi processi produttivi, unendo la sostenibilità ambientale delle produzioni con le nuove richieste del mercato.
Titoli di proprietà intellettuale:
Al momento i risultati della Ricerca non sono protetti da titoli di proprietà intellettuale.
Principali applicazioni e mercato di riferimento:
I risultati della Ricerca trovano applicazione su una scala vastissima, sia a livello Regionale che Nazionale; basti pensare che la Calabria rappresenta la più importante regione del Mezzogiorno d’Italia nella produzione di prodotti a base di legno. Emerge quindi l’esistenza di rilanciare l’intero comparto legno in Calabria, riconoscendone l’importanza e valorizzandone particolarmente le produzioni locali attraverso l’impiego in edilizia in virtù dell’enorme mercato che il legname da opera calabrese riveste al di fuori della propria regione.
L’impiego per usi strutturali e per ingegneria naturalistica rappresentano il principale canale commerciale verso il centro e nord Italia per le imprese calabresi; in particolare, da pochi anni alcune produzioni legnose calabresi (setati e travi) sono state riconosciute idonee quali elementi d’impiego per uso strutturale e possono pregiarsi di avere la marcatura CE, al pari delle produzioni legnose austriache. Ma nonostante questi presupposti, manca ancora in Calabria un’idea progettuale volta a valorizzare il legname calabrese, accompagnandolo dal bosco di produzione al suo impiego finale certificandone la qualità e l’origine. Infatti, quando si parla di bioedilizia il legno rappresenta il materiale per eccellenza “bio” e poter impiegare un materiale costruttivo calabrese che proviene da boschi limitrofi, a “km zero”, vuol dire dare un valore aggiunto non solo in termini di produzione ma anche e soprattutto in termini sociali, ambientali ed economici.
Pertanto, in considerazione del ruolo primario che riveste la Regione Calabria nella produzione di risorse legnose non solo nel Mezzogiorno d’Italia ma anche nell’Area Mediterranea, l’opportunità di legare competenze scientifiche con i diversi comparti produttivi economici può rappresentare un’importante occasione da sfruttare per rilanciare l’economia e l’immagine dell’intera regione.
Esigenze per l’ulteriore sviluppo – Industrializzazione:
Le esigenze per passare dallo stadio attuale a quelli successivi sono rappresentate da:
– Verifica dell’applicazione di tali innovazioni di processo in termini quantitativi e qualitativi;
– Esecuzione di prove e test di qualità in aree forestali e produttive ben definite a dimensioni maggiori rispetto a quelle testate durante il precedente progetto (consorzi forestali, proprietà forestali pubbliche e/o private);
– Verifica su vasta scala dei risultati di progetto ottenuti in termini di produttività e qualità;
– Analisi approfondita del mercato di riferimento ai fini della commercializzazione su scala locale e regionale;
– Promozione territoriale su scala provinciale e regionale al fine di implementare il sistema a 360°.