Processo innovativo per la produzione di compost di qualità on farm

Università Mediterranea di Reggio Calabria

Risultato della ricerca:

La nostra ricerca è stata incentrata sull’utilizzo di tecnologie differenti e messe a punto presso il laboratorio di Pedologia Uni-MED, per la produzione in azienda di compost e suo successivo utilizzo. La ricerca si inserisce in particolare sulla tematica degli interventi prioritari per la protezione e la salvaguardia della risorsa suolo, gestione dei rifiuti e agricoltura sostenibile. L’aspetto ambientale centrale è rappresentato dalla perdita di sostanza organica dei suoli ad uso agrario dell’areale Mediterraneo. La diminuzione di sostanza organica ha come effetto immediato la riduzione della fertilità dei suoli, comportando a breve termine una maggiore richiesta di input esterni con maggior dispendio energetico ed economico (fertilizzanti, irrigazioni, controllo delle avversità) e una conseguente e progressiva riduzione della produttività. In aggiunta, le aziende agricole presenti sui territori Calabresi sono prevalentemente a vocazione olivicola, agrumicola e vitivinicola, arborea. Pertanto oltre alla crescente perdita di fertilità dei suoli sottoposti a produzione continua, vi è il problema dello smaltimento dei sottoprodotti della lavorazione che, rappresentando un rifiuto non smaltibile tal quale sul terreno o in discarica, necessita di un processo di smaltimento adeguato che costituisce un ulteriore onere per l’azienda stessa.

Lo scopo della nostra ricerca è stato quello di mettere a punto strategie di processo per la produzione di compost di qualità a partire da differenti scarti derivanti dalle attività agricole/forestali presenti sul territorio, con l’obiettivo di trasformare un rifiuto in risorsa, per creare valore aggiunto alle aziende stesse. La ricerca ha consentito di individuare i metodi più opportuni, personalizzando le trasformazioni e i processi, in funzione delle entità della produzione giornaliera di substrati compostabili, qualità dei substrati, disponibilità di spazio e di attrezzature, tempi di compostaggio, investimento economico destinabile all’attività, in modo da ridurre i tempi del processo di compostaggio e orientare l’imprenditore verso la soluzione più idonea sulla base delle caratteristiche  della propria azienda.

I compost ottenuti dalle nostre ricerche sono risultati di alta qualità, stabili nel tempo, con effetto biostimolante sulle colture in grado di migliorare la qualità del suolo e delle colture stesse, in termini di incremento di composti antiossidanti quali flavonoidi carotenoidi, fenoli e vitamine E, C e capacità antiossidante totale. I risultati delle ricerche sono oggetto di Pubblicazioni su riviste internazionali.

Riferimento a finanziamenti precedenti:

La presente ricerca è stata in parte finanziata con i Progetti di Ricerca: -Distretto Ad Alta Tecologia Agroindustrale Della Calabria Agrifoodtech, Pon03pe_00090 – “Modelli Sostenibili e Nuove Tecnologie Per La Valorizzazione Delle Filiere Vegetali Mediterranee”; – Distretto Ad Alta Tecnologia Agroindustrale Della Calabria Agrifoodtech Domanda PON 03PE_00090_2 “Modelli sostenibili e nuove tecnologie per la valorizzazione delle olive e dell’olio extravergine di oliva prodotto in Calabria”

Innovatività rispetto a soluzioni già esistenti:

L’obiettivo è quello di sviluppare un processo innovativo per la produzione di compost partendo da diverse matrici vegetali, tal quali, o miscelate tra di loro in diverse percentuali, utilizzando tecniche tradizionali modificate e personalizzate e differenti tipi di lombrichi (Eisenia fetida e/o Lumbricu srubellus), al fine di ottenere compost di alta qualità riutilizzandogli scarti derivanti dalle attività agricole/forestali presenti sul territorio.  L’obiettivo è trasformare un rifiuto in prodotto di alta qualità per creare valore aggiunto alle aziende stesse.

L’utilizzo di scarti provenienti da differenti sistemi produttivi: colture ortive da pieno campo e sotto serra (cavolo, lattuga, basilico, melenzane, pomodoro, cipolle ecc.), sistemi arborei (faggio, abete, pino), uliveti e agrumeti permette di avere matrici chimiche diverse e diversamente ricche che se sottoposte a processi personalizzati sono in grado di dare come prodotto finale un compost capace di stimolare selettivamente il metabolismo secondario delle colture rendendole  più ricche dal punto di vista nutrizionale con effetti benefici sulla salute.

L’innovazione sta nelle caratteristiche chimiche e biologiche del prodotto ottenuto: -Compost di qualità con caratteristiche di biostimolanti non presenti sul mercato; – Miglioramento nutrizionale delle colture; – Provenienza regionale degli scarti; – Sinergia con Agroindustrie locali.

I vantaggi dell’utilizzo del nuovo prodotto consistono nella comprovata efficacia dello stesso sul miglioramento della fertilità del suolo e della produttività e qualità delle colture.

Titoli di proprietà intellettuale:

Al momento i risultati della Ricerca non sono protetti da titoli di proprietà industriale.

Principali applicazioni e mercato di riferimento:

La presente ricerca potrebbe portare allo sviluppo di compost innovativi, e funzionali i cui vantaggi sono: – Produzione e utilizzo di compost in azienda processo a Km0, sostenibile da un punto di vista ambientale che rientra nella circular economy; – Recupero della fertilità e qualità di suoli stanchi con conseguente notevole riduzione di input chimici, che risulta in un aumento della sostenibilità economica-ambientale; – Produzione di colture con alto valore aggiunto ricche di antiossidanti e molecole bioattive.

Gli alimenti i funzionali e nutraceutici, ricchi di composti che hanno un documentato effetto sulla riduzione del rischio di patologie metaboliche e ossee, sono richiesti dal mercato globale e presentano un tasso di crescita annuo superiore del 4% rispetto a quello degli alimenti comuni. I prodotti oggetto della presente ricerca si inseriscono nel mercato dei fertilizzanti organici, ammendanti e correttivi.

Esigenze per l’ulteriore sviluppo – Industrializzazione:

Sarà necessario condurre ulteriori indagini sperimentali: – su scala pilota per l’ottimizzazione dei metodi di processi in funzione di altri scarti e di altre possibili miscelazioni di scarti, per ottimizzare ulteriormente i tempi di compostaggio ed il processo in funzione degli scarti; – su scala reale in azienda per validare il metodo con successiva caratterizzazione e standardizzazione del processo.

Sarà, inoltre, necessario redigere un report completo e le linee guida per la produzione personalizzata di compost on farm.

Codice:

0075

Area di Innovazione:

Agroalimentare - Innovazione di prodotto/processo nell'industria alimentare, inclusa la valorizzazione degli scarti e gli alimenti funzionali