Strategie agronomiche per il contenimento del fenomeno erosivo e individuazione delle aree a rischio idrogeologico mediante modelli di previsione.
Università Mediterranea di Reggio Calabria
Risultato della ricerca:
I suoli calabresi sono particolarmente soggetti ai fenomeni erosivi a causa sia della orografia del suo territorio, caratterizzata per oltre il 90% da aree montuose e collinari, che dalla pendenza dei versanti. Studi condotti in Calabria hanno evidenziato che il 51,8% del territorio regionale è soggetto ad erosione; di questo, il 39,4% ricade nell’ambito delle classi da “moderata” a “catastrofica” e il 12,4% nella classe ad erosione “leggera” (ARSSA, 2005). Oltre alla predisposizione naturale a cui vanno sommati gli effetti antropici si deve aggiungere un accresciuto rischio erosivo per l’aumento dell’aggressività delle piogge in funzione dei cambiamenti climatici in atto (Buffoni et al., 2003).
Il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria ha avviato, a partire dal 2006, un’attività di ricerca finalizzata allo studio dell’erosione idrica e alle strategie agronomiche per contenerla, nonché la messa a punto di modelli previsionali. In particolare in un’area rappresentativa della collina interna calabrese, ad elevato rischio idro-geologico, è stato realizzato un impianto sperimentale di raccolta dei deflussi superficiali con l’obiettivo di studiare e valutare l’efficacia protettiva di sistemi colturali diversi (colture e tecniche) sui processi erosivi, sull’entità e sulla qualità dell’acqua di ruscellamento.
Il dispositivo sperimentale raccogli il deflusso superficiale e il materiale eroso e lo analizza con la metodica USLE (Universal Soil Loss Equation), accoppiata a una stazione meteorologica automatica (datalogger – CR 10) e all’analisi di specifici isotopi, utilizzati come traccianti per la modellazione degli spostamenti delle particelle di suolo ad opera degli agenti erosivi. Tutto questo impianto consente la stima dell’erosione idrica a diverse scale temporali e possono essere utilmente applicati per la mappatura delle zone a rischio. Tale tecnica, pur essendo ampiamente illustrata nella letteratura internazionale, ha avuto ancora una limitata applicazione nel territorio italiano.
Riferimento a finanziamenti precedenti:
Limitatamente ai primi anni di attività la ricerca è stata finanziata con il progetto da bando di finanziamento nazionale – MIUR PRIN 2004 “Agricoltura per le Aree protette”.
L’attività sperimentale è proseguita grazie ad un ulteriore finanziamento MIUR – PRIN 2010-2011 “Rete nazionale per il monitoraggio, la modellazione e la gestione sostenibile dei processi erosivi nei territori agricoli, collinari e montani”.
Innovatività rispetto a soluzioni già esistenti:
Definizione di itinerari tecnici e modelli locali di gestione dei sistemi colturali erbacei, arborei e forestali sostenibili ed efficaci nel contenimento e nella previsione del fenomeno erosivo.
Individuazione di ambiti territoriali omogenei, di livello regionale, provinciale e sub-provinciale, ove poter attuare una programmazione e pianificazione delle azioni/interventi in forma coordinata al fine di ottenere l’adeguamento strutturale del territorio e l’avvio di forme di sviluppo sostenibili, con il coinvolgimento e il sostegno delle comunità locali, passando per la mobilitazione di interessi favorevoli alla cura e al miglioramento della salvaguardia ambientale.
Titoli di proprietà intellettuale:
I risultati della ricerca non sono ancora oggetto di titoli di proprietà industriale.
Principali applicazioni e mercato di riferimento:
Soggetti operanti nella programmazione agricola e nella tecnica in agricoltura attraverso confronto, pianificazione e attività formative sul campo rivolte a tutti gli Stakeholders che operano sul territorio regionale che avranno utili informazioni per le loro scelte.
Territorio regionale, Provinciale, Comunale, ecc.. Le diverse parti interessate potranno avvalersi dei risultati conseguiti in tale impianto pilota per effettuare previsioni del rischio idrogeologico a diverse scale spaziali e temporali.
Esigenze per l’ulteriore sviluppo – Industrializzazione:
Possibilità di allestire nuovi siti sperimentali sul territorio regionale corredate di stazione meteorologica per meglio studiare e quantificare erosione e deflussi in rapporto alla gestione delle coperture vegetali praticate. L’allestimento, inoltre, di un laboratorio radiometrico potrebbe costituire una robusta piattaforma di partenza per un’analisi mirata a fornire una mappatura delle aree a rischio idrogeologico sull’intero territorio regionale.